Scripty Manent e la scritta misteriosa 4

Lug 10

Che cosa farà Scripty, l’avventurosa studiosa della scrittura? Accetterà o no la proposta del professor Giocondor? La curiosità vi divora, lo so, e allora eccolo, il quarto episodio (neanche a dirlo, in anteprima mondiale)..

 DUBBI E PERPLESSITÀ

Scripty Manent <scripty@midiverto.com>

A

Priscilla Verbavola <prilli@midivertoanchio.com>

Oggetto: che nottata!

Ciao amica bella, ma sai che stanotte ho dormito poco e niente? Non facevo che pensare all’incarico che mi ha dato Giocondor. Certo anche il gatto che mi camminava sulla pancia mi ha disturbato il sonno, ma era soprattutto questo testo a darmi pensiero. Sento che c’è qualcosa che mi sfugge.

Siccome non riuscivo a dormire, ho deciso di cominciare a scrivere un diario.

Ti stupisci? Pensi che sia troppo vecchia? Non c’è mica una data di scadenza per i diari! Mi piace scrivere, lo sai, mi piace che i pensieri si stendano sulla carta. Scrivere a mano aiuta le emozioni, i pensieri e le idee a venire fuori e questo può essere divertente. Anche quando si è tristi aiuta tanto. Le parole volano dalla mente e dal cuore. Scorrono tra le dita della mano, si poggiano sulla carta e diventano ancora più veri.

È importante scegliere un bel quaderno e una penna con un bel tratto e poi partire. Si può decidere di raccontare ciò che è accaduto quel giorno, oppure ricordare fatti del passato, oppure scrivere progetti. È dall’inizio del mondo che l’uomo usa la scrittura per fermare pensieri e memorie. Lo farò anch’io.

Adesso, però, scrivo al prof. Ti terrò aggiornata

bacetti

Scripty

 

Scripty Manent <scripty@midiverto.com>

A

Professor Giocondor <gioco@arruffo.com>

Oggetto: ci ho pensato

 

Caro professore,

ho pensato alla sua proposta e ho deciso di accettarla. Mi piace l’idea perché trovo stimolante studiare le cosiddette scritture esposte, quelle sui muri, appunto, e ciò che lei mi propone mi interessa molto.

Direi che questa sia proprio una di quelle che finivano sui cartelli infamanti, che, come saprà sicuramente, erano cartelli senza autore, anonimi, che venivano messi sulle porte delle case di qualcuno da smascherare per qualche brutta azione fatta, che tutti dovevano sapere.

Sicuramente questa scritta Giuppino e sua moglie se la sono ritrovata al risveglio, perché questi cartelli venivano messi col favore della notte. Immagini che faccia avranno fatto, tutti scarmigliati con la tazza del caffè in mano, guardati malissimo dai loro vicini.

Peccato che l’originale non sia più visibile…

Mi piace anche per le parole, piene di errori, è vero, e per la forma delle lettere, alcune scritte a rovescio. Ma è proprio quello che rende la scritta interessante. Le scritture dei cartelli infamanti non erano certo sofisticate. Chi li scriveva non stava troppo a badare alla forma e all’eleganza! E poi non tutti potevano andare a scuola e si scriveva come si poteva fare.

Dalla scrittura mi verrebbe da dire che risale alla metà del Cinquecento, certi tratti sono tipici di quell’epoca, ma ci penso ancora un po’… ho qualche perplessità che non riesco a mettere a fuoco.

La saluto cordialmente

Scripty

 

Scripty

Messaggio

Ciao Priscy, ho scritto al bacucco e ho accettato. Incrociamo le dita…;)

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