Sono rientrata da poco da Torino, dove ho partecipato alla Notte degli archivi, in programma il 15 settembre. Gli archivi torinesi hanno aperto le porte al grande pubblico coinvolgendo autori e artisti che hanno raccontato, esplorato e condiviso le scoperte fatte tra carte e storie.
Il ‘mio’ archivio era al Museo del risparmio, ma non era l’archivio del museo, era l’Archivio storico di Intesa Sanpaolo, che ha sede a Milano. È per questo che il Museo ha ospitato l’Archivio, ed è stata per me l’occasione per raccontare a grandi e piccoli (perché questo era l’unico evento dedicato ai bambini che poi hanno dormito in museo), di quanto sia importante che i diversi enti culturali, conservatori di memoria in forma di carte e oggetti, siano legati fra loro.
Dal momento che eravamo ospiti del Museo del Risparmio, l’Archivio ha offerto il materiale legato alla propaganda sul risparmio, una propaganda meticolosa, creativa e, oserei dire, martellante che dal 1924 fino agli anni Settanta ha raggiunto non solo tutti gli italiani, ma tutti nel mondo perché la rete che Filippo Ravizza era stato capace di tessere con il primo Convegno internazionale sul risparmio è stata capace di superare anche i conflitti della guerra, tenendo fermo l’obiettivo (adeguato ai vari contesti, naturalmente) dell’importanza di imparare a risparmiare. Ai lavori parteciparono le Casse di Risparmio di 26 paesi con lo scopo di studiare gli Istituti e i mezzi di raccolta e per la tutela del Risparmio. Il risparmio venne proposto come base dell’educazione non solo economica della societa, per un uso migliore, individuale e sociale, della ricchezza.
Read More
Ultimi commenti