Una super-mostra a Bolzano!

Mag 24

Purtroppo è già terminata, ma niente paura! Ho le foto.

Sto parlando della mostra ‘Noi ri-scriviamo la storia. La scrittura ieri e oggi’ che i ragazzi delle prime classi delle medie “Ugo Foscolo” di Bolzano hanno allestito nell’atrio della scuola.

Non lo dico perché è la mostra che ha concluso i percorsi fatti con me, anche se ne sono molto orgogliosa, ma perché tutti sono stati davvero in gamba. Certo, le straordinarie insegnanti e la fantastica bibliotecaria Alessandra hanno coordinato energie e idee, ma tutti i ragazzi hanno partecipato all’allestimento con molto impegno.

Avreste mai pensato che la storia della scrittura potesse scatenare tanta creatività?

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L’invenzione di Kuta e Che rivoluzione!

Giu 04

L'invenzione di KutaChe rivoluzione!Questi sono i primi libri che ho scritto per i bambini e che ho pubblicato con la casa editrice Carthusia di Milano.

In preparazione ce n’è un altro, che si intitola per ora Datemi una penna, e speriamo di poterlo portare a termine perché ci tengo molto.

I libretti di cui vi sto raccontando sono arrivati dopo molti anni di laboratori e incontri con i bambini e con i ragazzi, in cui ho sperimentato approcci, linguaggi, materiali, strumenti e giochi per poter raccontare loro la storia della scrittura e del libro. Avendo lavorato soprattutto in scuole e biblioteche dove non c’erano libri antichi, mi sono resa conto che l’interesse di piccoli e grandi era molto forte, ma che mancavano gli strumenti per poter condividere e insegnare certe particolari conoscenze.

È stato a questo punto che ho deciso di scrivere.

L’invenzione di Kuta si sofferma sulle origini della scrittura e sul libro manoscritto fino all’invenzione della stampa. Che rivoluzione!, lo potete immaginare, prosegue l’avventura raccontando la storia del libro a stampa da Gutenberg agli ebook.

Quando, anni fa, ho scritto il progetto che poi ho portato a Carthusia, ho immaginato di creare un luogo (o un non-luogo, cosa sarà mai un libro?) dove i bambini potessero scegliere il modo per loro più congeniale di avvicinarsi alla storia del libro.

Ho proposto a Roberto Piumini, che già avevo la fortuna e l’onore di conoscere, di creare una storia che potesse farli giocare e divertire con un tono leggero e stimolante, come solo lui sa usare, ma che servisse da chiave alternativa e compagna del vero racconto storico.

Sono convinta che i bambini debbano avere più spazio possibile per muoversi, devono poter scegliere da dove cominciare e decidere se e come proseguire per arrivare alla fine (forse), anche dei libri.

È così che è nata la struttura dei due libri in cui narrativa e Storia si alternano, complici ma autonomi. Ogni capitolo è introdotto da una storia e i capitoli storici sono articolati in piccoli paragrafi.

Nello scriverli, ho pensato a come mio figlio aveva guardato e letto i libri tanto impegnativi che gli avevano regalato alla prima elementare: La storia del mondo, la storia dell’universo… Era ancora piccino per libri da massimi sistemi: li ha guardati ma poi li ha messi via. Gli anni successivi, man mano che andava avanti a imparare cose nuove, si ricordava di questi libri e andava a cercare gli argomenti che lo interessavano, che lo incuriosivano di più.

Ho pensato che i miei libretti non dovevano essere esauriti in una sola lettura, dovevano essere esplorati, sbirciati e poi letti pian piano, dove interessava, come piaceva.

L’intervento di Patrizia Zerbi editrice di Carthusia è stato fondamentale per l’armonizzazione di questi scritti, ma soprattutto per la scelta delle illustrazioni. Nel primo libro sono state affidate a un’unica artista, Monica Zani, per il secondo, ogni capitolo ha avuto un diverso illustratore, ma anche due autori per la parte narrativa, Roberto Piumini e Beatrice Masini.

Il terzo libro è sulla scrittura a mano dopo l’invenzione della stampa. È un argomento poco affrontato dai non specialisti, ed è per me una bella sfida. Nessuna anticipazione! Spero solo che possa uscire presto.

 

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Da Pierino Porcospino ad Harry Potter (passando per Pinocchio)

Mag 25

Incontro a TrapaniI libri per ragazzi dall’invenzione della stampa a oggi.

Sabato 19 maggio sono stata a Trapani, nella Biblioteca “G.B. Amico”, e per la precisione nella sezione per bambini “Il piccolo Principe”. È una biblioteca molto accogliente, grazie ai sorrisi e alla bravura di Elena, Federica e Gaspare. Oltre che alla disponibilità del vicedirettore Domenico, e del direttore don Liborio.

Ho trascorso qui un’intera giornata.  Al mattino ho incontrato due gruppi di bambini, di quinta elementare e di prima media. Con loro ho parlato dell’invenzione della stampa e di come cambiano nel tempo i libri e soprattutto i libri per i bambini. Siamo partiti da salteri e babuini, dalle illustrazioni che rappresentavano maestri che frustavano i bambini e siamo arrivati a Pierino Porcospino e ai bravi bambini obbedienti delle novelle ottocentesche. Abbiamo tirato il fiato con Pinocchio ma ci siamo un po’ rattristati con Cuore. Poi sono arrivate le storie e le illustrazioni del Corriere dei Piccoli e con un salto pieno di entusiasmo siamo arrivati a Rodari e a Munari. Con loro sì che i libri erano adatti ai bambini: bei colori, materiali curiosi e storie coinvolgenti.

A un certo punto, ci siamo seduti per terra e ho mostrato loro un manoscritto e un libro a stampa del Seicento, conservati nella biblioteca del Seminario. Li abbiamo osservati e commentati, ritrovando sui libri ciò di cui avevamo parlato. I bambini erano davvero stupiti e ammirati. A guardare le forme, i materiali, le scritture come cambiavano nel tempo e a seconda degli usi e dei contenuti, siamo tornati ai libri moderni e così mi sono divertita a leggere alcune storie ad alta voce. Li ho fatti ridere con Tararì Tararerà, i libro di Emanuela Bussolati in lingua piripù, e intenerire con la storia di  Federico di Leo Lionni.

Il momento più bello è stato quando li ho salutati e molti di loro, invece di andar via, si sono fermati in biblioteca per guardare e sfogliare altri libri o per farmi altre domande. Obiettivo nr. 1: suscitare curiosità per i libri. Obiettivo raggiunto.

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Corso per adulti sulla storia della scrittura

Apr 25

Il 26 aprile è partito il corso che terrò per gli adulti sulla storia della scrittura al Museo diocesano di Trento e che durerà fino alla fine di maggio, ogni giovedì tranne il 24. Intratterrò i miei coraggiosi ‘studenti’ sulla storia del libro medievale, usando i bellissimi codici del Museo per mostrare come venivano allestiti, perché avevano quelle forme e quei colori. Insomma, per scoprire il segreto e la bellezza dei manoscritti insieme a chi è appassionato di libri e di storia, o è solo curioso. Durante il primo incontro abbiamo scoperto che ogni libro ha il suo perché, che ogni scelta che riguarda libri e scritture ha motivi sempre molto forti. Abbiamo conosciuto chi scriveva e chi leggeva e come nel tempo queste attività di sono modificate. La prossima settimana proporrò ai miei allievi, tutti piuttosto attenti e curiosi, una lezione su come si costruivano i libri. Nel percorso sono anche previsti due momenti speciali. Il 10 maggio l’aula si trasformerà in uno scrittorio medievale e i partecipanti al corso in copisti. Penne d’oca e modelli medievali saranno a disposizione per provare l’emozione di una scrittura antica; terre, colla arabica e uova verranno disposti sul tavolo per fabbricare i colori secondo le ricette medievali e poi decorare le proprie miniature. La settimana successiva, il 17, l’incontro si concentrerà sui manoscritti del Museo, osservati, ammirati e interrogati per ritrovare tutte le parole dette nelle lezioni precedenti. Vedremo i colori, le scritture, i materiali, le cuciture e soprattutto, racconteremo le loro storie.

troverete altre informazioni qui: Vai al Museo Diocesano Fiorentino

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Giornata mondiale del libro 2012

Apr 23

La giornata mondiale del libro l’ho trascorsa a Bolzano con due classi di quarta elementare. La simpatica maestra Francesca  mi ha invitato nella sua scuola a parlare delle origini della scrittura e delle prime forme di libri. I bambini erano curiosi e pieni di idee da scambiare con me.  L’incontro inizia con una serie di giochi sui modi di comunicare che loro conoscono, usano e immaginano. Sono sempre curiosa di sentire cos’hanno da dirmi. Una volta mi hanno risposto che un modo comodo per scambiare opinioni era la telepatia… e se non è questa un’idea efficace ed economica..!? Abbiamo parlato della ricerca che l’uomo fa dei materiali e degli strumenti più efficaci per scrivere, di come cerca di semplificarsi la vita riducendo progressivamente il numero dei segni da combinare e le loro forme. Infine, c’è stato un grande ‘esperimento storico’: una classe si è immedesimata nei panni degli scribi sumeri e ha inciso nomi e frasi sull’argilla, l’altra ha costruito fogli di papiro che poi ha riempito di geroglifici. Alcuni bambini hanno scritto poesie, altri hanno vergato lettere e fatto dediche. Uno ha scritto, in caratteri egizi: «Sono un figo» e quando gli ho fatto notare che non c’era firma e quindi non si poteva capire chi fosse, ha aggiunto, sempre in geroglifici: IO!

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