Federico di Leo Lionni
Mag 26
Federico è un topolino assai simpatico. Mentre i suoi amici passano l’estate a raccogliere cibo per prepararsi all’inverno, Federico trascorre le giornate a ‘raccogliere’ i colori, i suoni, il calore e la bellezza della natura. Risponde agli altri topolini indispettiti che anche il suo lavoro è importante e infatti quando arriva l’inverno, quando il cibo pian piano si esaurisce e soprattutto quando la noia e la tristezza si fanno pesanti, tutti si ricordano delle sue riserve. Allora Federico racconta loro del calore del sole, e i topolini si riscaldano. Ricorda dei colori del prato, e loro si rallegrano, e infine li delizia con una storia in versi per la loro gioia e la loro allegria.
Per vivere non basta il cibo, anzi l’accumulo di cibo, ma sono necessari anche la bellezza, i colori, il calore del sole e della generosità umana, e mi verrebbe da aggiungere l’arte la letteratura la cultura. Non la mangiamo (anche se molti di noi mangiano, con la cultura…), ma ci rende più ricchi e, spesso, migliori. È un peccato che di questo siamo in pochi a essere convinti. Scambiare cultura non vuole dire fare il mestiere dell’intellettuale e pensare di dover ‘insegnare’ a vivere a chi intellettuale non è. Scambiare cultura è anche imparare a fare domande, imparare a godere della bellezza, imparare dalla bellezza, e anche imparare che è sempre meglio pensare da soli.
Leo Lionni nacque ad Amsterdan nel 1910 ed è stato pittore, scrittore e illustratore. Studiò in Italia ma fu costretto a emigrare negli Stati Uniti a causa delle leggi razziali. A Philadelphia si occupò di grafica e divenne art director di alcune campagne pubblicitarie, collaborando anche con Andy Warhol, Alexander Calder, Saul Steinberg. Nel 1960 tornò in Italia e cominciò a pubblicare libri per bambini come scrittore e illustratore. Morì nel 1990 a Radda in Chianti.
Leggete anche Piccolo Blu e Piccolo Giallo e godete della originale semplicità di questa tenera storia.
Rato Federico
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