Professionalità e passione, in biblioteca. Intervista con Milena Bassoli

Mag 15

Professionalità e passione, in biblioteca. Intervista con Milena Bassoli

Vi presento Milena Bassoli

Milena lavora nella sezione di Conservazione della Biblioteca comunale di Trento. Di sé dice «Il mio amore per i libri e per la lettura è nato quando sono nata, lo so. I libri mi hanno sempre affascinata: ho conservato fotografie in cui facevo finta di leggere, quando tu (cioè io, ndr) non c’eri ancora!”milli

Come sei arrivata alla sezione Conservazione della biblioteca?

Dopo il liceo me ne sono andata dalla mia città, Bolzano e ho iniziato l’università a Firenze, soprattutto attratta dalle suggestioni evocate dalle letture di Lanfranco Caretti, docente di filologia e critica letteraria in quella università, cui mi aveva indirizzato la mia professoressa di italiano, Annalisa Gallegati, una delle donne importanti della mia vita. Purtroppo, per motivi familiari, dopo qualche anno dovetti tornare e terminai gli studi all’Università di Trento…


Fui fortunata, però, e potei continuai a seguire l’indirizzo storico-linguistico, scelto a Firenze, e fui seguita da una giovane e bravissima docente, Patrizia Cordin, un’altra donna fondamentale per il mio percorso. Per la tesi mi occupai dell’insegnamento della lingua italiana nella scuola popolare trentina nel ‘700 e ‘800, e già prima di laurearmi, partecipai ad alcuni convegni di linguisti e storici cominciando a scrivere i miei primi articoli. Dopo la laurea, vinsi una borsa di studio di un anno concessa dal Comune di Trento, proponendo un’indagine sull’attività di un importante tipografo locale settecentesco Giovanni Battista Monauni.

Mentre stavo concludendo questo lavoro, l’allora Servizio beni librari della Provincia autonoma di Trento organizzò il primo corso di formazione e di specializzazione per la catalogazione del libro antico. Terminato quello, lavorai per un periodo come libera professionista in progetti di catalogazione di fondi antichi di alcune biblioteche religiose e mi specializzai nella catalogazione dei libri del Cinquecento, particolarmente interessanti perché prodotti di un secolo in cui il libro a stampa si definisce e si stabilizza rispetto al precedente. Dopodiché divenni prima dipendente e poi socia di una cooperativa che si occupa di catalogazione e di gestione delle biblioteche. Fino al 2002, quando partecipai al concorso indetto dal Comune di Trento… ed eccomi qua».

Quindi sei arrivata in biblioteca con una preparazione ‘importante’ e di ampia visuale. Di che cosa ti occupi nella sezione Conservazione?milli2

«La mia qualifica dal punto di vista amministrativo sarebbe “assistente bibliotecario”. Mi occupo dei libri antichi a stampa della biblioteca, a cominciare dal controllo del condizionamento preliminare precedente la catalogazione, attività che prevede piccoli restauri, se necessari, timbratura ed etichettatura. Seguo anche la loro catalogazione: da qualche anno abbiamo terminato quella del fondo strettamente antico della biblioteca e ora ci stiamo occupando dell’inserimento nel Catalogo Bibliografico Trentino delle opere stampate nel XIX secolo.

Mi sono occupata anche della bibliografia delle edizioni trentine antiche on line, ESTeR, e del catalogo trentino delle immagini, Catina.

Potresti dare qualche breve informazione su questi progetti?

ESTeR, cioè Editori e Stampatori di Trento e Rovereto, registra tutto ciò che è stato prodotto dalle tipografie trentine tra il XV e la fine del XVIII secolo: monografie, bandi, manifesti, periodici. Il lavoro di indagine è stato particolarmente lungo, poiché non ci si è limitati alle fonti e ai cataloghi locali, ma la ricerca è stata estesa anche a fonti nazionali e internazionali, non sempre rintracciabili via web. Il lavoro fu presentato al pubblico nel 2004 con un notevole successo. Forti di quell’esperienza proseguimmo subito con una nuova impresa, quella di Catina, che intende valorizzare il fondo iconografico di interesse locale della biblioteca, mettendo a disposizione di un largo pubblico le cartoline, le incisioni e le carte geografiche storiche riguardanti il nostro territorio.

Infine, tra i miei compiti, c’è anche quello di prestare servizio nella sala riservata della biblioteca in cui è possibile consultare il materiale raro e di pregio in generale e la documentazione “trentina” posseduta dalla biblioteca, cioè tutto ciò che è stato scritto sul Trentino, in Trentino e da trentini.  La Biblioteca comunale di Trento, infatti, è da sempre particolarmente attenta alla documentazione di ogni tipo che ha un legame diretto con il territorio trentino storicamente inteso e dal 1922 è investita anche per legge della raccolta di questo materiale come deposito legale.

Per essere un’ “assistente bibliotecaria” le attività sono molte e anche di responsabilità. Oltre ai libri antichi, ti occupi anche di attività didattica. 

Negli anni ‘90 qui in Trentino nessuno parlava ancora di didattica del libro antico in biblioteca, nessuno osava legare l’idea di un libro prezioso a quella di un bambino.

Nel periodo in cui lavoravo in Comunale quale esterna, ebbi l’occasione di collaborare con i colleghi Elena Ravelli e Mauro Hausbergher ad alcuni incontri sulla storia del libro per le scuole superiori. Fu allora che pensai di estendere la proposta anche ai ragazzi più piccoli e ai bambini. L’idea che l’amore per la bellezza vada coltivato e che i libri antichi siano portatori anche di questo valore, mi spinse a raccogliere la sfida: mi pareva che la mia passione per i libri antichi potesse essere allo stesso tempo un veicolo e un fine. Oltretutto l’idea che da sempre viene offerta delle biblioteche di conservazione come luoghi tristi, polverosi e noiosi non mi piaceva e non mi si adattava, e ho capito che solo migliorando il rapporto con le nuove generazioni sarebbe aumentata anche la frequenza delle visite in biblioteca, e che si sarebbe potuto trasmettere l’amore per il libro, non solo come veicolo per la lettura, ma anche come oggetto prezioso. E poi lavorare con i bambini e con i ragazzi è una gioia…! Oggi non solo qui in biblioteca conduciamo incontri per i ragazzi delle superiori, ma proponiamo attività che raggiungono anche i bambini della scuole medie, elementari e materne. Uno dei laboratori più amati dai più piccoli, e dai loro insegnanti, è “Animali da favola”, percorso che prende avvio dalle miniature dei nostri codici per arrivare alla creazione originale dei bambini che partecipano al percorso.milena

Che cosa è cambiato con i tagli operati anche nel vostro settore?

«In Trentino la situazione è di certo meno faticosa che altrove, ma i tagli sono stati comunque pesanti. Le amministrazioni locali sono state fortemente penalizzate e di conseguenza anche i servizi offerti. I tagli del personale, le mancate assunzioni, i tagli dei fondi per le consulenze, per la catalogazione, ma soprattutto per l’acquisto dei libri! Una biblioteca che può acquistare meno libri muore… Tenendo conto anche di questo, negli ultimi anni il mondo delle biblioteche è cambiato e ha cercato di tener conto sia di nuovi bacini di utenza e dei loro bisogni, sia delle nuove potenzialità offerte dal digitale. La digitalizzazione ci ha aperto un mondo nuovo, sta rivoluzionando il mondo del libro e della lettura e le biblioteche grazie a questi sistemi possono valorizzare e rendere maggiormente accessibili le proprie raccolte.

Quale soluzione ipotizzeresti per migliorare certi servizi?

« Dipende da quali servizi.. Per ciò che riguarda il libro antico e la sua consultazione, occorrerà puntare molto, come ho già detto, sulla biblioteca digitale. Ma ci stiamo lavorando. Da qualche tempo infatti è in linea un nuovo progetto della Biblioteca comunale, Stabat e prevede la digitalizzazione di gran parte del materiale monografico antico della nostra biblioteca. Per ciò che riguarda la valorizzazione delle nostre collezioni sarebbe interessante puntare sull’attività didattica, organizzando un gruppo di persone che lavori solo ed esclusivamente a questo. In questo modo non solo la programmazione potrebbe essere pianificata per tempo e ponderata, ma le attività potrebbero essere estese a tutti i giorni della settimana, potrebbe essere elaborato materiale didattico da offrire a docenti e studenti e potrebbe anche essere maggiormente ampliata l’offerta ad un pubblico non solo scolastico.

Certo anche la collaborazione con altre realtà cittadine che offrono questo tipo di servizi sarebbe auspicabile, ma per ora i primi passi in questa direzione sono ancora ‘lenti’.

Milly

La bibliografia di Milena

Il dibattito sull’insegnamento linguistico nella stampa trentina, tra Otto e Novecento, in Storia dell’italiano e forme dell’italianizzazione, Roma, Bulzoni, 1990, pp. 101-106.

La lingua italiana nella scuola elementare trentina (1774-1914). Insegnamento e dibattito, tesi di laurea, Università degli studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, Corso di laurea in Lettere, a. acc. 1991-92

Un glossario da viaggio del ‘700: il Neues Vocabularium, in Parallela 5: atti del VI Convegno italo-austriaco dei linguisti …, a cura di Maurizio Dardano, Wolfgang U. Dressler, Claudio Di Meola, Roma, Bulzoni, c1995, pp. 195-200

Un’avventura e un’arte. Viaggio nella storia del libro attraverso le collezioni della Biblioteca comunale, [testi di Milena Bassoli e Lucia Zadra], [Trento], Comune di Trento, 2000

ESTeR. La bibliografia del libro antico trentino a cura della Biblioteca comunale di Trento, in Descrizione del libro antico secondo la nuova ISBD, Roma, Associazione italiana biblioteche, 2007. Trento di carta, [testi di Milena Bassoli e Brunella Brunelli, fotografie di Luciano Palombi], Trento, Biblioteca comunale, 2014.

Un’avventura e un’arte. La storia del libro attraverso le collezioni della Biblioteca comunale di Trento, [testi di Milena Bassoli e Roberta Iseppi, con la collaborazione di Brunella Brunelli, fotografie di Luciano Palombi], Trento, Biblioteca comunale, 2015.

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