Scrittura a mano: Milano, 25-26 novembre 2016
Nov 20
L’Associazione Calligrafica Italiana festeggia i 25 anni dalla sua fondazione e organizza due giornate dedicate a uno degli argomenti che sta più a cuore a chi si occupa di scrittura e di ragazzi, e non solo: La scrittura a mano ha un futuro?
Questo il titolo del Convegno internazionale che si terrà il 25 e il 26 novembre presso l’Archivio di Stato (via Senato, 10), al quale sono stata immeritatamente invitata per parlare della mia esperienza con i laboratori sulla storia della scrittura dedicati a bambini e giovani.
Il mio intervento ha come titolo: “Dove le lettere hanno un segreto”. La Storia può riavvicinare i ragazzi alla scrittura a mano?
Mi scapperebbe di rispondere ‘sì’, ma solo a certe condizioni (e incrociando le dita…).
È importante che la Storia venga proposta con la consapevolezza di voler comunicare non un evento lontano e slegato dalla nostra quotidianità, tanto per cominciare.
Solo così, e attraverso dimostrazioni, racconti e soprattutto la visione e la lettura di documenti antichi o precedenti alla nostra epoca è possibile portare i giovani dapprima a conoscere, nel caso della scrittura, l’importanza che questa ha rivestito nel passato e la fatica che molti hanno sopportato pur di arrivare a conoscerne almeno alcuni segreti. E successivamente, alla riflessione sull’importanza delle proprie capacità e delle proprie potenzialità, da esprimere anche attraverso una scrittura, una grafia, cioè una forma da dare ai propri pensieri.
Nel corso dell’intervento, racconterò esperienze e risultati di incontri e percorsi laboratoriali con i giovani di varie età realizzati per tentare di dimostrare come questa possa essere una delle strade possibili per riavvicinarli all’uso della scrittura a mano.
Mentre l’uso e il bisogno di scrivere a mano si fa sempre più sporadico e alcune scuole, non solo italiane, preferiscono adottare il carattere stampatello eliminando il corsivo, mentre la facilità di scrittura elettronica soddisfa il ‘pigro’ che è in noi, l’ACI risponde riunendo alcuni studiosi e docenti per discutere sul futuro della scrittura a mano e per porre le basi di una strategia di rilancio.
Interverranno:
The future of writing as a “somatic practice” (in lingua inglese)
Ewan Clayton – Calligrafo, autore, insegnante
Perché scrivere ancora a mano? Breve storia di una domanda
Francesco Ascoli – Storico della scrittura e della calligrafia
Dove le lettere hanno un segreto.
La storia può riavvicinare i ragazzi alla scrittura a mano?
Adriana Paolini – Docente di codicologia all’Università di Trento
Scrivere a mano: il segno del pensiero
Benedetto Vertecchi – Professore ordinario presso Università Roma Tre
Handwriting and schoolchildren (in lingua inglese)
Angela Webb – Presidente della National Handwriting Association
Saper impugnare bene per poter scrivere agli altri chi sei veramente
Giorgio Bollani – Ottico optometrista comportamentale
Nuovi metodi e modelli per salvare la scrittura a scuola
Anna Ronchi – Calligrafa e docente
Ma ai giovanissimi, interessa ancora scrivere a mano?
Alessandra Barocco – Calligrafa e docente
Come sono nati il progetto sulla scrittura corsiva
e la masterclass all’Università Ca’ Foscari di Venezia
Monica Dengo – Calligrafa e docente
What is happening to writing around the world? (in lingua inglese)
Brody Neuenschwander – Text artist
La scrittura a mano: un ponte tra mente e cuore
Giovanni de Faccio – Calligrafo e docente

Mi chiamo Adriana Paolini. Le persone che mi stanno più vicine mi chiamano mamma, Adri, papposilla, alcuni mi chiamano, ironicamente, ma affettuosamente, Paolini, altri Madama Codicò.
Sono nata al mare, a Pescara, e vivo in montagna, a Trento.

