L’invenzione di Kuta e Che rivoluzione!
Giu 04

Questi sono i primi libri che ho scritto per i bambini e che ho pubblicato con la casa editrice Carthusia di Milano.
In preparazione ce n’è un altro, che si intitola per ora Datemi una penna, e speriamo di poterlo portare a termine perché ci tengo molto.
I libretti di cui vi sto raccontando sono arrivati dopo molti anni di laboratori e incontri con i bambini e con i ragazzi, in cui ho sperimentato approcci, linguaggi, materiali, strumenti e giochi per poter raccontare loro la storia della scrittura e del libro. Avendo lavorato soprattutto in scuole e biblioteche dove non c’erano libri antichi, mi sono resa conto che l’interesse di piccoli e grandi era molto forte, ma che mancavano gli strumenti per poter condividere e insegnare certe particolari conoscenze.
È stato a questo punto che ho deciso di scrivere.
L’invenzione di Kuta si sofferma sulle origini della scrittura e sul libro manoscritto fino all’invenzione della stampa. Che rivoluzione!, lo potete immaginare, prosegue l’avventura raccontando la storia del libro a stampa da Gutenberg agli ebook.
Quando, anni fa, ho scritto il progetto che poi ho portato a Carthusia, ho immaginato di creare un luogo (o un non-luogo, cosa sarà mai un libro?) dove i bambini potessero scegliere il modo per loro più congeniale di avvicinarsi alla storia del libro.
Ho proposto a Roberto Piumini, che già avevo la fortuna e l’onore di conoscere, di creare una storia che potesse farli giocare e divertire con un tono leggero e stimolante, come solo lui sa usare, ma che servisse da chiave alternativa e compagna del vero racconto storico.
Sono convinta che i bambini debbano avere più spazio possibile per muoversi, devono poter scegliere da dove cominciare e decidere se e come proseguire per arrivare alla fine (forse), anche dei libri.
È così che è nata la struttura dei due libri in cui narrativa e Storia si alternano, complici ma autonomi. Ogni capitolo è introdotto da una storia e i capitoli storici sono articolati in piccoli paragrafi.
Nello scriverli, ho pensato a come mio figlio aveva guardato e letto i libri tanto impegnativi che gli avevano regalato alla prima elementare: La storia del mondo, la storia dell’universo… Era ancora piccino per libri da massimi sistemi: li ha guardati ma poi li ha messi via. Gli anni successivi, man mano che andava avanti a imparare cose nuove, si ricordava di questi libri e andava a cercare gli argomenti che lo interessavano, che lo incuriosivano di più.
Ho pensato che i miei libretti non dovevano essere esauriti in una sola lettura, dovevano essere esplorati, sbirciati e poi letti pian piano, dove interessava, come piaceva.
L’intervento di Patrizia Zerbi editrice di Carthusia è stato fondamentale per l’armonizzazione di questi scritti, ma soprattutto per la scelta delle illustrazioni. Nel primo libro sono state affidate a un’unica artista, Monica Zani, per il secondo, ogni capitolo ha avuto un diverso illustratore, ma anche due autori per la parte narrativa, Roberto Piumini e Beatrice Masini.
Il terzo libro è sulla scrittura a mano dopo l’invenzione della stampa. È un argomento poco affrontato dai non specialisti, ed è per me una bella sfida. Nessuna anticipazione! Spero solo che possa uscire presto.

Mi chiamo Adriana Paolini. Le persone che mi stanno più vicine mi chiamano mamma, Adri, papposilla, alcuni mi chiamano, ironicamente, ma affettuosamente, Paolini, altri Madama Codicò.
Sono nata al mare, a Pescara, e vivo in montagna, a Trento.


ciao , sei molto fortunata a scrivere storie , volevo chiederti una cosa : quando è che nasce la grammatica ?
Caro Ali, ho lasciato passare tanto tempo perché non mi ero accorta della tua domanda. Una volta venivo avvertita appena arrivava un commento ed ero più veloce a rispondere. Con questo nuovo blog, ci siamo dimenticati di inserire il ‘campanello’ di allarme e il risultato è stato che non ho visto il tuo messaggio. Spero che tu mi possa perdonare.
I libri di grammatica cominciano a circolare nel Cinquecento. I libri a stampa sono sempre più numerosi e gli intellettuali sentono il bisogno di regole per rendere la scrittura delle idee più comprensibile, più chiara. Rispetto a tutte le lingue volgari che si parlavano in Italia, si guardò a quella toscana come a un punto di riferimento e così furono stampate grammatiche e grammatichette il cui unisco scopo, come ti ho detto all’inizio, era di fissare delle regole uguali per tutti, così che si potesse scrivere e capirsi con maggiore facilità
Per tutto il mese di Aprile (2019) ogni mercoledì nella mia libreria di Parco Leonardo Fiumicino terrò compagnìa i ragazzi dagli 8 ai 10/11 anni con L’invenzione di Kuta.
Ho amato moltissimo il suo libro e lo avevo già utilizzato per dei laboratori presso la Mondadori di Padova che ho diretto negli ultimi 4 anni prima di tornare a Roma.
non la ringrazierò mai abbastanza.
Michele Genchi
direttore
Libreria Mondadori
parco Lenardo
Fiumicino
Gentile Michele, la ringrazio moltissimo. Un buon Aprile per lei e i ‘suoi’ bambini