Sempre in anteprima mondiale, pubblichiamo oggi la seconda parte dell’avvincente storia di Scripty Manent, l’avventurosa studiosa della scrittura…
QUALE ONORE!
Scripty Manent <scripty@midiverto.com>
A
Professor Giocondor <gioco@arruffo.com>
Oggetto: ho ricevuto la sua lettera
Gentile prof. Giocondor,
per essere più veloce nella risposta, preferisco scriverle una email.
Lei nemmeno può immaginare lo stupore che ho provato quando ho letto la sua lettera di carta. Anzi, può, perché adesso le racconto quanto mi sono stupita.
Ero in cucina che mescolavo albume e sangue di drago, mentre in un’altra pentola avevo messo a bollire riso e zampe di rana (ma questa era la cena, in effetti), quando mio figlio mi ha portato la sua lettera.
Il programma di quel giorno era provare una ricetta trovata sul librone di Bellezze di Ursini, una strega, cioè una donna accusata di essere una strega, di cui ho letto in una delle mie esplorazioni in archivio. E questa era per la cena.
Avevo deciso, però, anche di sperimentare alcune ricette antiche sulla fabbricazione dei colori, con l’aiuto di mio figlio Bellibel. Di certo lei conoscerà questi libretti e libroni che si chiamano ricettari e che contengono rimedi e istruzioni per tutti i gusti: ricette per i colori, le medicine, la cucina, spesso tutte mescolate, fantastiche e reali. È per questo che avevo messo su anche la cena…
Devo ammettere che appena ho preso la sua lettera in mano ero un po’ perplessa perché mi pareva che dalla busta emanasse uno strano odore di aglio (lei mi dice che però è liquirizia…) ma poi, quando l’ho aperta e l’ho letta, ero così emozionata che stavo lasciando bruciare tutto!
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