Giocare con le parole a S. Cataldo

Ott 28

Di nuovo S. Cataldo?! Mi direte. Certo che sì! Dico io.

Se una relazione, un’amicizia, uno scambio prosegue anche dopo un ‘semplice’ incontro sulla storia della scrittura, non può che far bene al cuore e alla mente. Ed è anche la dimostrazione che parlare di storia e di scrittura muove emozioni e idee.

All’incontro di maggio con la maestra Ninfa Quattrocchi e le quarte elementari del 2° Circolo didattico di S. Cataldo (Caltanissetta) ci siamo divertiti tutti moltissimo, e così, dopo, maestra e bambini mi hanno chiesto di collaborare con loro a un progetto sulle parole…

Ed eccolo qua! Dopo un anno intero a lavorare su limerick e non-sense, i bambini delle quarte hanno inventato, composto, elaborato dei bellissimi giochi di parole che poi sono stati pubblicati in un libretto intitolato “Giocare con le parole”.

Con molto orgoglio ho partecipato anch’io con uno scrittino che loro hanno voluto mettere come presentazione. Per me, vi assicuro, è stato un onore, un grandissimo onore.

E poi, la verità è che adoro giocare con le parole, e con i loro suoni: è uno dei divertimenti più stuzzicanti per me. Giocare insieme a questi vivacissimi bambini e alla loro straordinaria maestra, mi ha dato un gusto ancora più grande.

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Da Pierino Porcospino ad Harry Potter (passando per Pinocchio)

Mag 25

Incontro a TrapaniI libri per ragazzi dall’invenzione della stampa a oggi.

Sabato 19 maggio sono stata a Trapani, nella Biblioteca “G.B. Amico”, e per la precisione nella sezione per bambini “Il piccolo Principe”. È una biblioteca molto accogliente, grazie ai sorrisi e alla bravura di Elena, Federica e Gaspare. Oltre che alla disponibilità del vicedirettore Domenico, e del direttore don Liborio.

Ho trascorso qui un’intera giornata.  Al mattino ho incontrato due gruppi di bambini, di quinta elementare e di prima media. Con loro ho parlato dell’invenzione della stampa e di come cambiano nel tempo i libri e soprattutto i libri per i bambini. Siamo partiti da salteri e babuini, dalle illustrazioni che rappresentavano maestri che frustavano i bambini e siamo arrivati a Pierino Porcospino e ai bravi bambini obbedienti delle novelle ottocentesche. Abbiamo tirato il fiato con Pinocchio ma ci siamo un po’ rattristati con Cuore. Poi sono arrivate le storie e le illustrazioni del Corriere dei Piccoli e con un salto pieno di entusiasmo siamo arrivati a Rodari e a Munari. Con loro sì che i libri erano adatti ai bambini: bei colori, materiali curiosi e storie coinvolgenti.

A un certo punto, ci siamo seduti per terra e ho mostrato loro un manoscritto e un libro a stampa del Seicento, conservati nella biblioteca del Seminario. Li abbiamo osservati e commentati, ritrovando sui libri ciò di cui avevamo parlato. I bambini erano davvero stupiti e ammirati. A guardare le forme, i materiali, le scritture come cambiavano nel tempo e a seconda degli usi e dei contenuti, siamo tornati ai libri moderni e così mi sono divertita a leggere alcune storie ad alta voce. Li ho fatti ridere con Tararì Tararerà, i libro di Emanuela Bussolati in lingua piripù, e intenerire con la storia di  Federico di Leo Lionni.

Il momento più bello è stato quando li ho salutati e molti di loro, invece di andar via, si sono fermati in biblioteca per guardare e sfogliare altri libri o per farmi altre domande. Obiettivo nr. 1: suscitare curiosità per i libri. Obiettivo raggiunto.

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Si parte per la Sicilia!

Apr 25

Ho i biglietti per la Sicilia!

Il 19 maggio sarò a Trapani per una giornata da trascorrere nella Biblioteca del Seminario. Al mattino racconterò a due classi di bambini un po’ di storia del libro per ragazzi. Ho intitolato l’incontro così: ‘Da Pierino Porcospino a Harry Potter (passando per Pinocchio)’. Un po’ lungo, ma dovrebbe rendere l’idea.

Invece  al pomeriggio parlerò della mia esperienza di didattica dei libri antichi a bibliotecari ed educatori. Mi aspetto un bello scambio di idee. Alla domenica, dopo aver fatto la turista a Trapani che non vedo da quasi vent’anni e che mi incuriosisce moltissimo,  mi sposterò a Palermo. Qui, il pomeriggio di lunedì 21 avrò l’onore di incontrare gli educatori della magnifica biblioteca delle Balate, vicino al mercato Ballarò. E poi sono previsti incontri anche a Catania, in collaborazione con la libreria Tempolibro e la straordinaria Nellina Adorno. A Catania spero di vedere altri amici e fare un po’ di shopping da Simona e Antico Valore. La tournée finirà a Messina, con altre magnifiche amiche come Elena e Carmen, Rina e Mimma. Sono entusiasta. Forse gli amici, forse la bellezza di questa terra, forse i profumi, i sapori (noi che abbiamo abbandonato ogni velleità dietetica), ma sono assai contenta di questo viaggio.

Lo so che sono sempre contenta di ogni viaggio, ma la Sicilia è un po’ speciale…

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Giornata mondiale del libro 2012

Apr 23

La giornata mondiale del libro l’ho trascorsa a Bolzano con due classi di quarta elementare. La simpatica maestra Francesca  mi ha invitato nella sua scuola a parlare delle origini della scrittura e delle prime forme di libri. I bambini erano curiosi e pieni di idee da scambiare con me.  L’incontro inizia con una serie di giochi sui modi di comunicare che loro conoscono, usano e immaginano. Sono sempre curiosa di sentire cos’hanno da dirmi. Una volta mi hanno risposto che un modo comodo per scambiare opinioni era la telepatia… e se non è questa un’idea efficace ed economica..!? Abbiamo parlato della ricerca che l’uomo fa dei materiali e degli strumenti più efficaci per scrivere, di come cerca di semplificarsi la vita riducendo progressivamente il numero dei segni da combinare e le loro forme. Infine, c’è stato un grande ‘esperimento storico’: una classe si è immedesimata nei panni degli scribi sumeri e ha inciso nomi e frasi sull’argilla, l’altra ha costruito fogli di papiro che poi ha riempito di geroglifici. Alcuni bambini hanno scritto poesie, altri hanno vergato lettere e fatto dediche. Uno ha scritto, in caratteri egizi: «Sono un figo» e quando gli ho fatto notare che non c’era firma e quindi non si poteva capire chi fosse, ha aggiunto, sempre in geroglifici: IO!

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Percorsi di storia del libro e storia della scrittura

Apr 22

Il modo di comunicare attraverso la propria scrittura cambia attraverso i secoli, così come cambia nel corso della propria vita, a mano a mano che si acquisiscono capacità e conoscenze.

Da sempre l’uomo ha sperimentato il modo più efficace per comunicare con la scrittura, cercando i segni giusti e i materiali adatti per costruire i suoi libri. Era importante che ogni elemento avesse uno scopo: la forma, le dimensioni, la scrittura, e anche le illustrazioni. Per questo chi scriveva l’opera lavorava insieme a chi costruiva il libro, come oggi, per portare a termine il progetto comune, e con attenzione ai lettori, che erano e sono di gusti e di esigenze differenti.
La stampa, poi, ha aperto nuove strade, anzi le ha moltiplicate e ha semplificato lo scorrere delle idee, rendendole più forti. Il libro è stato considerato anche come un oggetto da rispettare o perfino da venerare, contenitore di parole capaci di influenzare la vita di chi le leggeva. Molti libri furono stampati e molti bruciati per questo motivo. E oggi, dove ci portano i libri? E noi, dove li portiamo?

Alcune proposte

Si propongono alcuni percorsi, adattati naturalmente alle diverse età, con laboratori legati a singoli temi. Per ogni laboratorio, della durata di almeno 2 ore ciascuno e destinato a classi con massimo 25 studenti, sono previsti un momento di introduzione storica e uno di attività pratica. Gli insegnanti potranno scegliere di partecipare all’intero percorso o a un solo laboratorio, ma anche di chiedere altri incontri di approfondimento rispetto a quelli suggeriti.

Nel corso degli incontri sono utilizzate immagini che accompagnano alla scoperta di chi scrive, di chi legge; di cosa si legge e si scrive, e, soprattutto, perché; la possibilità, inoltre, di vedere e toccare alcuni materiali scrittorii renderà più suggestiva la scoperta di questo ‘mondo’ speciale.

  • Segni e scritture: dall’età preistorica all’epoca greco-romana.
  • Medioevo e Rinascimento: chi scrive e chi legge.
  • Da Pierino Porcospino a Harry Potter (passando per Pinocchio). La storia del libro attraverso i libri per ragazzi
  • Libro antico e libro moderno: la circolazione delle idee fra librai ed editori.

Qualora si decidesse per un percorso che preveda più incontri, è possibile dedicare l’ultimo all’organizzazione di una mostra in cui i bambini e i ragazzi potranno esporre i loro manufatti.

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