Lezioni semiserie di codicologia. 1

Dic 04

Lezioni semiserie di codicologia. 1

Per accontentare alcuni amici curiosi con tendenze all’autolesionismo, comincia oggi una breve serie di post illustrati dedicata all’allestimento di un codice di epoca medievale.

Dunque, come prima mossa, sarà stato necessario procurarsi il supporto scrittorio, cioè il materiale su cui si sarebbe scritto.

 

Per un lungo periodo venne utilizzata la pergamena, ottenuta dalla pelle degli ovini.

 

pergamena-no-trucu

 

 

Tra le ricette più antiche c’è quella conservata nel codice 490 della Biblioteca capitolare di Lucca. Scritto tra il 787 e l’816, questo manoscritto è importante per diversi motivi, un giorno, forse, ne parleremo, ma in questa occasione vorrei mettere in evidenza uno dei testi presenti nel codice.

Si tratta della raccolta cui il primo editore di questo codice, Ludovico Antonio Muratori (1672-1750), diede il lunghissimo e vorticoso titolo di Compositiones ad tingenda musiva, pelles et alia, ad deaurandum ferrum, ad mineralia, ad chrysographiam, ad glutina quaedam conficienda, aliaque artium documenta, ante annos nongentos scripta.

Tale raccolta è uno dei più antichi ricettari, contenente indicazioni per la preparazione di pigmenti, di inchiostri dorati e d’argento, per colorare pietre artificiali e vetri da mosaico, per tingere pelli e tessuti, per fare dorature e per la lavorazione di metalli e leghe; ma è possibile consultare anche ricette a scopo didattico e su molti altri argomenti, scritti senza ordine e da più copisti e di più autori.

pelli-nel-bagno-di-calceQuesta la ricetta per preparare il supporto scrittorio, per il quale viene utilizzato il derma, cioè la parte mediana della pelle, posta tra l’epidermide, la parte esterna, e l’ipoderma. La parte superiore del derma è costituita dalla zona dei bulbi piliferi e nella parte inferiore da uno strato fibroso: per questo era la sezione più adatta a dare un materiale flessibile ma resistente e duraturo.

 De pargamina. Pargamina quomodo fieri debet.pergamenarius

Mitte illam in calcem et iaceat ibi per tres dies et tende illam in cantiro et rade illam cumnobacula de ambas partes et laxas dessiccare. Deinde quod volueris scapilatura facer fac et post pingue cum coloribus.

Sulla pergamena. In che modo si deve preparare la pergamena. Mettila nella calce, e giaccia lì per tre giorni, e tendila su un telaio, e radila da ambo le parti con un rasoio e lasciala essiccare. Quindi, qualunque levigatura tu voglia fare fa’, e dopo dipingila con i colori.

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Un’altra ricetta per preparare la pergamena si trova in un codice del XII secolo conservato alla British Library a Londra (ms Harley 3915, c. 128r), ma descrive una lavorazione estremamente più complessa.

Una volta preparata la pergamena, si riduceva alle dimensioni desiderate e si cospargeva di colla, così che l’inchiostro non sarebbe scivolato durante la scrittura.rifilaturaprg

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