Dei molti fascismi

Giu 24

Dei molti fascismi

Il fascismo che oggi è al governo non è altro che lo specchio della società. Non è vero che gli italiani non sono così. Certo che sono così, altrimenti come si spiega?

Non tutti gli italiani, è chiaro, epperò non sono questi ultimi ad aver vinto le elezioni, e a dirla fino in fondo non riescono nemmeno a trovare una degna rappresentanza dei loro principi, delle loro istanze, necessità…

Per quanto minoranza, si continua a lottare per ciò che si crede giusto per la società, per la propria comunità, per l’Italia, per le singole città, per i paesi più piccoli, i quartieri, e via così.
Ma terrorizza, non indigna più soltanto, l’arrogante e disgustoso strapotere di chi, ignorante o sedicente tale, intende fare tabula rasa delle eccellenze, delle opportunità di crescita sociale e culturale perché non c’è altro modo per continuare a esercitare quello stesso strapotere. Si sa, che il ‘popolo’ pensi e sia dotato di capacità critica è cosa che da sempre spaventa gli uomini (e le donne) che governano.

Lo sappiamo tutti ma non tutti hanno la forza di opporsi creando, dal basso (da dove, un tempo, la lotta cominciava), progetti e attività educativi, che sollecitino e risveglino le coscienze, in particolare che ricordino ai cittadini (agli elettori di oggi e a quelli futuri), che hanno talenti e valori di cui devono tornare a essere consapevoli, per se stessi e per gli altri.
Questo impedirebbe, per fare un esempio che mi preme portare alla vostra attenzione, miei cari dieci lettori, di assistere allo scempio che si sta perpetrando a Todi.

La storia nei dettagli la trovate qui  e qui (tra i tanti articoli dedicati).
In poche parole, questa è la storia.

La direttrice della Biblioteca ‘Lorenzo Leoni’, Fabiola Bernardini, è stata trasferita all’Urbanistica dalla Giunta leghista di Todi. Questo è accaduto, straordinaria coincidenza, in seguito al suo rifiuto di firmare l’ordinanza secondo la quale avrebbe dovuto produrre un elenco di alcuni libri per bambini, che poi sarebbero stati eliminati, ovviamente, in buona parte acquisiti nel corso di un progetto regionale sul tema della omosessualità e dell’omofobia.

Del resto, Fabiola aveva già creato noie all’amministrazione (così pare che la stessa Amministrazione si sia espressa) raccogliendo firme per l’appello ‘Mai più fascismi’, appello nazionale lanciato da ANPI, Libera, Pd, tutte le sigle sindacali e da altre associazioni.

Naturalmente gli amministratori tudertini si giustificano dicendo di essersi limitati a far ruotare il personale come si usa in molti comuni italiani. Resta qualche perplessità sul fatto che il trasferimento sia giunto dopo i due episodi che sono stati segnalati.

Fabiola Bernardini è sempre stata molto attiva a Todi, curando, con grande passione e competenza, una biblioteca che potesse diventare strumento di piacere e di crescita culturale per tutti, organizzando eventi ma anche creando occasioni di scambio e di relazioni umane.

A pensarci, molto probabilmente è soprattutto questa la sua colpa.

One comment

  1. Cara Adriana, amare riflessioni che condivido. Talenti e valori di cui siamo portatori e che dobbiamo imparare a condividere, senza paure, perchè il mondo si arricchisce e diventa più bello se si fanno avanti tutti i talentuosi e tutti i valorosi; e ciascuno di noi qualcosa ce l’ha, certamente. Ti abbraccio

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